Rende: BCC Mediocrati, “Fare impresa in Calabria”

“Resto al Sud” è un incentivo per avviare o rafforzare le imprese locali, con un occhio di riguardo a quelle create dai giovani. La misura, inizialmente riservata alle regioni Obiettivo 1, è stata ampliata. Alla fine del 2019 le BCC aderenti erano 65, su 83 istituti; 288 i finanziamenti erogati, di cui 71 in Calabria. La BCC Mediocrati ha voluto promuovere una giornata di lavoro dedicata al tema, con il convegno “Fare impresa in Calabria”. Coinvolti i commercialisti di Cosenza, ma anche Invitalia e ICCREA Banca Impresa. Che fanno squadra per sviluppare i progetti di “Resto al Sud”. Da sottolineare il grande coinvolgimento dei giovani. E questo fa ben sperare: forse finalmente si abbandonerà la cultura della ricerca del “posto fisso”.

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Cosenza: Villa Rendano, dibattito su “La città ideale”

A Villa Rendano, a Cosenza, un interessante appuntamento, dal titolo “La città ideale ovvero le disavventure di un cittadino esemplare nell’Italia attuale”, ha messo insieme cinema, cultura e soprattutto originalità e attualità dei temi trattati. L’incontro organizzato dalla Fondazione “Attilio ed Elena Giuliani” e ideato da Ugo G. Caruso, ha riproposto un film italiano del 2012, “La città ideale”, scritto, diretto ed interpretato da Luigi Lo Cascio. Il film, ambientato a Siena, racconta l’avventura di un architetto siciliano, ambientalista convinto, che, proprio nella città toscana, ha trovato il proprio ideale urbano. La certezza dell’architetto però vacilla a seguito di un assurdo coinvolgimento in una vicenda giudiziaria, che lo porta a cercare una soluzione più tipicamente italiana, nella sua Sicilia. Dopo la proiezione del film, un interessante dibattito ha visto al tavolo dei relatori, oltre a Ugo G. Caruso, Battista Sangineto, archelogo e docente dell’Unical, e Teofilo Blefari, imprenditore agricolo, entrambi accomunati da un passato di studi e di vita nella città toscana.

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Cosenza: il prefetto Cinzia Guercio incontra la stampa

“Sento molto la responsabilità di riabilitare la figura del Prefetto, che fa molto ma viene sempre poco pubblicizzato”. Lo ha detto Cinzia Guercio, nuovo prefetto di Cosenza, insediatasi lunedì scorso e che oggi ha incontrato la stampa. Romana, ha lasciato la carica di prefetto di Isernia e non conosce ancora la città. Ma sa già che deve affrontare molte problematiche. La più importante è quella della criminalità. Poi c’è la mancanza di lavoro. Ma la Prefettura ha solo una “funzione di intermediazione”, ha ricordato. Un elogio all’organizzazione degli uffici e poi una precisazione: ancora nessuna visita alle istituzioni cittadine, perché siamo sotto il voto ed è un periodo delicato. Cinzia Guercio è esperta in anticorruzione e chi l’ha preceduta è coinvolta in una nota vicenda. La chiacchierata con la stampa ha riguardato anche la drammatica situazione dei rifiuti e il dissesto del Comune. “A breve arriverà la commissione, i nomi sono stati già definiti”, ha precisato il neo prefetto. Che ha anche parlato dei suoi progetti di formazione che interesseranno i giovani e le scuole.

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Cosenza: Comune, il balletto di San Pietroburgo al Teatro Rendano

Il Teatro “Rendano” di Cosenza ha ospitato il Balletto di San Pietroburgo con il suo “Lago dei Cigni”. Lo spettacolo, promosso dalla Fondazione Teatro Lirico Siciliano con il patrocinio del Comune di Cosenza, segna il ritorno al Rendano, ad un anno esatto di distanza, della prestigiosa compagnia, conosciuta in tutto il mondo, che ha messo in scena una nuova versione della celebre opera in danza di Tcajkovskij che, nonostante le innumerevoli riproposizioni, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino e il rispetto della tradizione. Alle straordinarie musiche di Tcajkovskij hanno fatto da cornice le coreografie originali di Marius Petipa e Lev Ivanov, in una originalissima versione del 1895 che il Balletto di San Pietroburgo ha voluto mantenere intatte. Le scenografie sono un richiamo alla Corte Imperiale Russa dell’epoca, tra realtà storica e fantasia gotica. Uno stile classico fiabesco e quasi magico nelle scene del I e del III Atto, mentre il II e IV atto evocano le atmosfere del lago, con un ambiente mistico, quasi lunare, fatto di un’alternanza di attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci. La scena si svolge in un parco vicino al Castello del principe Sigfrid, il quale, durante i festeggiamenti per il suo compleanno, si allontana dalla sua residenza attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago. E mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle, vittime di un incantesimo da parte del mago Rothbart. Affascinato da tanta bellezza, il principe rimane a guardare, mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta, Sigfried le giura amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothbart si presenterà al Castello il giorno in cui il principe dovrà scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried, che sceglie Odile come sposa, riconosciuto poi l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette. Nel doppio ruolo del Cigno Bianco e del Cigno Nero la straordinaria Oksana Bondareva, etoile mondiale e solista del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, ha ammaliato il numeroso pubblico. Molto apprezzate dagli spettatori la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni e gli splendidi valzer nella sala da ballo del Palazzo Reale.

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Cosenza: Comune, miti e leggende al planetario

Il 2020 sta segnando un passo importante per l’attività del Planetario di Cosenza “G.B. Amico”. Tra gli altri eventi della programmazione serale di gennaio, grande impatto ha avuto l’appuntamento dal titolo “Il cielo tra miti e leggende”, a cura di Angela Zavaglia, Francesco Speciale e Vincenzo Ragusa. Lo spettacolo, incentrato sul connubio tra scienza e poesia, cosmologia e cosmogonia, scoperte astronomiche e racconti mitologici, attraverso un “viaggio emozionale”, ha condotto i partecipanti a contemplare la volta celeste con il racconto di miti e leggende, che diventano il veicolo per accendere nello spettatore la passione per il cielo. Nel week-end che inizierà venerdì 31 gennaio, il Planetario ospiterà tre eventi curati dal prof. Franco Piperno: il 31 gennaio “Cercar la rotta affidandosi alle stelle”, il 1° febbraio “Vaghe stelle dell’Orsa” e il 2 febbraio “Kronos e Kairos – il Cielo e il Tempo”, dalla astrologia all’astronomia, la rivoluzione copernicana e la nascita in Occidente dell’era moderna. In tutti e tre gli appuntamenti il prof. Piperno sarà coadiuvato da Angela Zavaglia, Alessandro Blasco Termini, Vincenzo Ragusa e Francesco Speciale.

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