La prima tappa della seconda parte del Festival delle Migrazioni, giunto alla 13ª edizione, è stata Cerzeto, uno dei centri più vivaci e attivi di etnia arbëreshe. Il tema principale della giornata, “Resistenza è cambiamento”, ha avuto come di consueto due importanti momenti di confronto: il primo, dedicato alla formazione, ha affrontato problematiche importanti come “Salute mentale, migrazione e diritti negati”, grazie anche al supporto di studiosi provenienti da ogni parte del mondo. Tra pochi anni, per effetto dei cambiamenti climatici saranno sempre di più i migranti ad approdare sulle nostre coste. In Italia, secondo recenti studi, per l’invecchiamento della popolazione, la manodopera agricola sarà costituita quasi esclusivamente da cittadini stranieri. Di conseguenza, il fenomeno migratorio va guardato da un altro punto di vista e i migranti non dovranno più essere considerati un problema ma un’opportunità. Temi importanti e di grande attualità di cui si è discusso nella seconda parte della giornata in un incontro dal titolo “L’impiego della manodopera straniera agricola fra spinte economiche e aspettative sociali – L’indagine CREA nella Piana di Sibari”.
Ago 31 2024
Cerzeto: Festival delle Migrazioni, “Resistenza è cambiamento”
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