Ai BoCs Art di Cosenza, per la prima volta un periodo di residenza si è concluso con una mostra collettiva, rompendo lo schema che prevede l’assegnazione di un BoCs ad ogni artista ed evidenziando lo scambio su cui si è basato l’intero periodo di residenza. Le tematiche della collettiva spaziano dall’analisi del movimento Ultras del Cosenza Calcio alla sacralità della natura. Il titolo è “A Jumi” e raccoglie i lavori prodotti durante la quarta residenza artistica del 2019 dei Bocs Art, curati dal professore Giacinto Di Pietrantonio e che rimanda al famoso detto locale “a jumi cittu un ji a piscà”, ovvero “non pescare sulle rive di un fiume silenzioso come il Busento”. “A jumi cittu un ji a piscà” è un classico detto cosentino per indicare prudenza di fronte a persone o a situazioni apparentemente pacate ma che potrebbero inaspettatamente ribellarsi. Inoltre, mette in guardia il visitatore e lo invita a un senso di diffidenza rispetto al fiume. Gli artisti, invece, hanno voluto ribaltare questo detto e rompere il silenzio del fiume con le loro parole e le loro opere. Anche i curatori Giacinto Di Pietrantonio, Irene Angenica, Giovanni Paolin e Giacomo Pigliapoco, hanno scelto di lavorare in condivisione, realizzando una vera e propria esperienza partecipativa e condivisa anche nella restituzione finale dei lavori.
Lug 30 2019
Cosenza: ai BoCs Art la mostra collettiva “A Jumi”
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