A Paola sono in corso le celebrazioni per il 5° centenario della canonizzazione di San Francesco. Anche quest’anno, nella maestosa aula liturgica del Santuario si è rinnovata la cerimonia della consegna dell’olio, un patto d’amore che lega tutti calabresi al loro Santo Patrono. Il rito solenne rinnova il voto fatto a San Francesco durante la 2ª Guerra Mondiale. Terminato il conflitto, si constatò che la Calabria non aveva subito gravi danni e, come segno di gratitudine al Santo, venne donata una lampada alimentata a turno dai comuni calabresi. Da Paola è partito un messaggio forte di unità e di speranza per tutti i calabresi sparsi nel mondo, ma anche un monito per ricordare la storia, le radici e l’identità della Calabria, una terra fiera e generosa ma soprattutto una terra di accoglienza e di pace. Quest’anno l’olio è stato offerto dai comuni di Acri, Montalto Uffugo e Paterno Calabro. A versarlo nella lampada sono state diverse categorie sociali, in rappresentanza del disagio, delle difficoltà ma anche dell’accoglienza e dell’amore. La scelta dei Comuni non è stata casuale. Queste tre comunità sono tutte impregnate della santità dell’Ordine dei Minimi istituito da San Francesco. Acri, infatti, oltre ad essere la città di Sant’Angelo, ha dato anche i natali al Beato Francesco Maria Greco. A Montalto Uffugo il volto della misericordia è stato rappresentato dalla Beata suor Elena Aiello. Paterno Calabro, infine, è la patria del servo di Dio Padre Paolo Rendace, uno dei primi compagni di San Francesco di Paola. La lampada votiva è stata accesa dal Presidente della Regione Mario Oliverio, all’inizio della solenne celebrazione eucaristica.
Mag 03 2019
Paola: i solenni festeggiamenti in onore di San Francesco
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